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lunedì 17 dicembre 2012

Consigli per la raccolta dei semi di Berberis vulgaris.

a) Controllo della bontà del seme. b) Inconvenienti frequenti. c) Metodo di raccolta più pratico. d) Periodo. e) Vagliatura o pulitura. f) Conservazione del seme. g) Stratificazione del seme. h) Semina. i) Protezione della semina. a) All'interno della bacca del créspino ci possono essere fino a 3 semi protetti da un robusto involucro bruno; questi semi sono indubbiamente germinabili quando vanno a fondo, ma anche rompendo l'involucro è possibile constatare o meno la presenza dei cotiledoni bianchi. b) L'unico inconveniente possibile è quello della reperibilità di piante madri, dato che la specie è stata oggetto di ampia estirpazione nel secolo scorso, quando si scoprì che era un'elemento che favoriva la propagazione nell'ambiente rurale della ruggine dei cereali. Di conseguenza il créspino si può considerare una delle specie più rare in vaste aree. c) Mungitura dei grappoli di bacche con guanti idonei a proteggersi dalle spine. d) I frutti maturano ad ottobre quando virano al rosso scuro e la polpa diventa succosa e di sapore dolce e gradevole. e) Pigiare i frutti, magari ricavandone un buon succo, poi immergere bucce e semi in acqua all'interno di un secchio e centrifugare per separare le bucce e i semi vani dai semi buoni;ripetere l'operazione fino alla completa pulitura del seme. f) Il seme pulito e asciugato si conserva tranquillamente per due anni. g) Stratificazione non necessaria. h) Semina invernale con nascite, normalmente a percentuali elevate, nella primavera seguente. Un substrato a base di humus di lombrico, nel caso del crèspino da buoni risultati. Porre sempre il seme ad una profondità al massimo doppia rispetto alla lunghezza del seme. i) Proteggere sempre le seminiere dai roditori; mantenere il substrato ben umido o bagnato durante la germinazione.

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